Encyclomedia: il settecento Opera Multimedia La metafora è sempre quella: la biblioteca. Anche nel tanto atteso Settecento, secondo volume della Guida multimediale alla storia della civiltà europea diretta da Umberto Eco, il punto di partenza per il navigatore del sapere storico è il salone di una grande biblioteca virtuale divisa in sedici sale, una specie di sezione orizzontale che potrebbe essere stata tagliata fuori dal mitico torrione della biblioteca di Babele. A prima vista tutto pare organizzato in un ordine perfetto: sedici sale, appunto, divise in sei aree: musica, arti visive, scienza e tecnologia, filosofia, storia, letteratura e teatro. Più la sala centrale, dove sono raccolti i testi introduttivi di ciascuna area. La sala centrale è un po’ la summa dell’opera e vi si trova, oltre alle cronologie del secolo e a un gustoso testo su come il cinema ha rappresentato il secolo dei Lumi, un ottimo atlante con i confini degli Stati europei, che dà la possibilità di zoomare via via fino a un altissimo livello di dettaglio. Un cursore ci permette di passare dal 1580 al 1800: spostandolo, cambiano i confini e a lato vengono visualizzati in una breve nota i fatti salienti che in quel momento hanno determinato la modifica dei confini di Stati e principati (guerre, trattati, annessioni). La biblioteca contiene più di 400 libri interattivi, tutti da leggere, ma dai quali si accede anche a migliaia di immagini ingrandibili a tutto schermo, quasi un’ora di animazioni, una trentina di brani musicali e altrettanti filmati, letture ad alta voce, citazioni, bibliografie. Nella biblioteca c’è infine uno schedario con 17.000 schede, ciascuna delle quali sintetizza in sei righe un concetto, un fenomeno, un’opera o un personaggio e da cui si può viaggiare in un gioco infinito di rimandi attraverso tutte le altre schede. I "libri" sono testi tra le venti e le sessanta paginette. Molte parole sono attivabili, secondo il più classico concetto di ipertesto, e rimandano alle schede, in una sorta di cortocircuiti istantanei, per dirla con Eco. Via via che si naviga, gli oggetti consultati non si perdono, ma restano sulla scrivania, pronti a essere riaperti per continuare una lettura sequenziale. In ogni libro c’è il testo, da cui possiamo illuminare le parole attivabili e avviare gli spezzoni filmati, le musiche e le immagini; ma soprattutto c’è un abstract del libro in una ventina di righe, più un breve indice dei capitoli di cui è composto il testo, un elenco degli altri libri a cui in qualche modo è collegato e un elenco attivo degli inserti contenuti nelle pagine, siano essi letture, brani di capitoli, immagini o animazioni.